O Maria, Vergine della notte,
noi t'imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore
e irrompe la prova
e sibila il vento della disperazione
e sovrastano sulla nostra esistenza
il cielo nero degli affanni
o il freddo delle delusioni,
o l'ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell'ora del nostro Calvario,
stendi il tuo manto su di noi,
perché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile
la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre
la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia
del cuore dei migranti,
e offri loro la spalla
perché vi pongano il capo.
Preserva da ogni male i nostri cari,
che faticano in terre lontane
e conforta chi ha perso
la fiducia nella vita.
Non ci lasciare soli nella notte
in compagnia delle nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell'oscurità
ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu.
Madre dolcissima...
stai aspettando la luce,
spariranno le lacrime dal nostro volto,
e insieme incontreremo l'aurora.
Così sia.
(Don Tonino Bello - XX Secolo)