Il sogno di un operaio - FATIMA SCIARONE

Questa statua in cedro del Libano, acquistata nel 1987 da una famiglia italiana che viveva in Germania, presso la Ditta Antonio Alves di Braga in Portogallo e raffigurante la Madonna nell’apparizione del 13 giugno 1917 a Fatima, veniva portata ogni mese nella Chiesa affidata alla Missione Cattolica Italiana, Seelenkappelle di Kempten/Allgäu in Baviera, per la celebrazione dei primi sabati in onore del Cuore Immacolato di Maria. Sommersa da una montagna di fiori, circondata da molti ceri votivi e posta accanto all'altare sul Presbiterio, vi rimaneva tutto il pomeriggio. La sera, alla presenza di numerosi fedeli, il missionario del tempo, P. Giovanni Quagliaroli, recitava il Rosario, celebrava la Messa, consacrava la comunità italiana alla Vergine e concludeva la celebrazione con la Benedizione Eucaristica.

Nelle notti del 5 e del 12 maggio 1989, vigilie del primo sabato e della prima apparizione di Fatima, un operaio metalmeccanico di Foiano di Val Fortore (Bn) che non era mai andato ai primi sabati e frequentava poco la chiesa, sognò per due volte di tornare a casa dal lavoro e trovare la Vergine ad aspettarlo nella forma esatta della statua. Gli sembrò quindi di sentire una voce che diceva: "Non voglio più essere portata in giro, ma voglio essere posta qui stabilmente". A queste parole egli vedeva una zona montana, ricca di rocce e di alberi, con un rudere abbandonato e intuiva che si trattava di un tipico paesaggio dell'Etna. Dato che non comprendeva come realizzare la cosa poiché non era mai stato in Sicilia, accanto alla Vergine si apriva un ovale nel quale egli scorgeva chiaramente colui che avrebbe dovuto realizzare il sogno.

Dopo aver rimandato per mesi, l’operaio si decise alla fine di raccontare tutto alla persona vista in sogno. L’interessato, convinto che fosse un desiderio della Vergine, promise con voto solenne che, se avesse compreso come e dove, avrebbe cercato di realizzarlo.